Principali Costi di un atto notarile:
Imposte / Tasse (non imponibili IVA)
1- Imposta di Bollo
2- Imposta di registro
3- Imposta ipotecaria
4- Imposta catastale
5- Tassa Ipotecaria (Registri Immobiliari con - senza volture) / Diritti Registro Imprese
6- Tassa Archivio Notarile
Onorario/ Spese (imponibili IVA)
4 - Visure catastali, ipotecarie e camerali
6- Onorario (comprensivo delle varie voci della Tabella)
7- Altre Spese (eventuali)
Informazioni Generali sui costi di un atto notarile:
(Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato)
Le tabelle qui pubblicate riportano di massima i compensi dovuti al notaio per gli atti di trasferimento immobiliare e di mutuo.
Gli importi indicati rappresentano la somma degli onorari, dei diritti e dei
compensi previsti dalle diverse voci della tariffa vigente approvata con
decreto ministeriale.
Per poter quantificare alcune voci della tariffa (a importo unitario
predeterminato) si è fatto riferimento alla prassi più ricorrente.
Così per un atto di trasferimento immobiliare si è ipotizzato:
a) una vendita avente ad oggetto uno o più immobili siti in un solo
Comune, appartenenti ad un solo proprietario;
b) una indagine storica ipotecaria e catastale che richieda il
consueto impegno di tempo e di risorse organizzative, nonché una sola
trascrizione e una sola voltura;
c) il rilascio di quattro copie ciascuna delle quali con otto
facciate;
d) l'esame delle problematiche giuridiche, fiscali e urbanistiche
più ricorrenti;
e) il ricevimento dell’atto in studio o comunque senza spese di
spostamento.
L’importo del compenso del notaio potrà variare nei diversi casi, ma sarà
comunque compreso tra il minimo e il massimo previsti dalla tariffa
ministeriale vigente, tenuto conto dei criteri di massima deliberati dai
Consigli Notarili Distrettuali.
Le tabelle pubblicate non indicano tali importi minimi e massimi in termini
assoluti, ma l’ammontare spettante al notaio per l’atto relativo al caso
ipotizzato.
E’ possibile ricevere dal notaio tutte le informazioni necessarie in merito
alla complessità della prestazione e quindi agli oneri effettivamente
prevedibili.
Trasferimenti immobiliari (secondo la Tabella Nazionale del C.n.n. 2011)
PREZZO DELL’IMMOBILE |
COMPENSO MINIMO |
COMPENSO MASSIMO |
|
Valore fino a |
93.000,00 |
1.681,30 |
2.428,80 |
Valore fino a |
139.500,00 |
1.805,50 |
2.617,40 |
Valore fino a |
186.000,00 |
1.933,15 |
2.830,15 |
Valore fino a |
232.400,00 |
2.029,75 |
2.991,15 |
Valore fino a |
280.000,00 |
2.157,40 |
3.203,90 |
Valore fino a |
370.000,00 |
2.254,00 |
3.364,90 |
Valore fino a |
465.000,00 |
2.478,25 |
3.738,65 |
Tutti i valori della tabella sono espressi in Euro.
Sono da aggiungere le imposte dovute per la registrazione, le imposte di
registro e di bollo e le tasse dovute alle pubbliche amministrazioni (in
particolare all’archivio notarile e alle agenzie delle entrate e del
territorio) e l’IVA (20% sul compenso).
Ad esempio, per un atto di trasferimento immobiliare, con liquidazione
dell’imposta sul prezzo, saranno dovuti complessivamente:
A) spese sostenute per conto del cliente: |
|
imposta di registro, ipotecaria e catastale |
VARIABILE |
bollo |
230,00 |
tassa archivio |
39,00 |
tassa ipotecaria e catastale |
70,00 |
visura ipotecaria |
130,00 CIRCA |
Totale |
469,00 + REGISTRO |
B) onorari | come sopra |
C) IVA 20% |
solo sugli onorari |
D) Totale Generale | onorari comprensivi iva + spese |
Devono essere aggiunte alla voce B) i
costi sostenuti per le visure (se non sono già stati addebitati interamente
nella voce A)), l’IVA,
ed i compensi per eventuali ulteriori adempimenti non previsti in questo
esempio.
In caso di trasferimento di immobili ad uso abitativo tra persone fisiche la
parte acquirente può chiedere la liquidazione delle imposte di registro,
ipotecarie e catastali sul “valore catastale” dell’immobile (ossia il valore
risultante dalla moltiplicazione della rendita catastale per i coefficienti
di legge: 115,5 in caso di richiesta di agevolazioni prima casa; o 126 negli
altri casi), indipendentemente dall’effettivo ammontare del prezzo della
vendita, ancorché superiore a tale valore.
In tal caso il notaio applica ai propri compensi una riduzione del 30%.
Compravendita con mutuo bancario contestuale (2011)
Quando la compravendita è effettuata contestualmente al mutuo, che
è comunque oggetto di un atto separato, il notaio è uso praticare, a
vantaggio dei clienti, anche se la tariffa non lo prevede, una riduzione
degli onorari che, in base ai criteri fissati dai Consigli Notarili
Distrettuali, viene applicata sulla compravendita o sul mutuo.
Sono da aggiungere le imposte dovute per la registrazione, le imposte di
registro e di bollo e le tasse dovute alle pubbliche amministrazioni (in
particolare all’archivio notarile e all’agenzia delle entrate) e l’IVA (20%
sul compenso).
Mutuo bancario di durata superiore a 18 mesi
VALORE DELL'IPOTECA |
COMPENSO MINIMO |
COMPENSO MASSIMO |
|
Fino a |
93.000,00 |
1.349,00 |
1.721,60 |
Fino a |
139.500,00 |
1.413,40 |
1.818,20 |
Fino a |
186.000,00 |
1.500,80 |
1.949,30 |
Fino a |
232.400,00 |
1.602,00 |
2.082,70 |
Fino a |
280.000,00 |
1.684,80 |
2.206,90 |
Fino a |
370.000,00 |
1.749,20 |
2.303,50 |
Fino a |
465.000,00 |
1.901,00 |
2.531,20 |
Fino a |
695.000,00 |
2.048,20 |
2.752,00 |
Fino a |
930.000,00 |
2.324,20 |
3.145,30 |
Fino a |
1.162.000,00 |
2.453,00 |
3.338,50 |
Tutti i valori della tabella sono espressi in Euro.
Sono da aggiungere le tasse dovute alle pubbliche amministrazioni (in
particolare all’archivio notarile ed all’agenzia del territorio) e l'IVA
(20% sul compenso).
Di norma l’ammontare dell’ipoteca è un multiplo del capitale mutuato.
Ad esempio, per un mutuo portante ipoteca di euro 300.000,00 (a garanzia, di
norma, di un capitale di euro 150.000,00) saranno dovuti complessivamente:
A) spese sostenute per conto del cliente: |
|
tassa archivio |
24,10 |
diritti di conservatoria e catastali |
35,00 |
visura ipotecaria |
130,00 |
Totale |
189,10 |
B) onorari |
da 1.749,20 |
a 2.303,50 |
C) IVA 20% |
da 349,84 |
a 460,70 |
D) Totale Generale |
da 2.228,14 |
a 2.953,30 |
Devono essere aggiunti alla voce A) i
costi delle eventuali certificazioni richieste dall’istituto mutuante ed
alla voce B) i
costi sostenuti per le visure, se non addebitati interamente nella voce A), oltre
l’IVA, e le spese ed i compensi per eventuali ulteriori adempimenti non
previsti in questo esempio.