"Tanto più notaio, tanto meno giudice" (Francesco Carnelutti)
Là dove il giudice assume una funzione risanatrice e riordinatrice per così
dire, della patologia della vita giuridica, il notaio ne assume una
efficacemente preventiva dei conflitti, mediante la quale esso contribuisce
potentemente alla realizzazione dell'ordine sociale. Ma al di là della posizione
formale, che il notaio assume, di mediatore tra pubblico e privato, il notaio è
anche l'equilibrato e responsabile consulente delle parti nella formazione ed
espressione della loro volontà giuridicamente rilevante. E' qui che la
preparazione tecnica, la sensibilità umana, il senso sociale del notaio possono
avere la loro esplicazione con effetti benefici di rilevante portata ed è qui
che il notaio svolge in concreto un'attività veramente efficace per muovere ed
orientare in senso costruttivo la vita sociale.
(Aldo Moro, Ministro di Grazia e Giustizia, in occasione della VII Giornata
Internazionale del Notariato Latino)
- La funzione del notaio
La definizione del contenuto precipuo della funzione notarile ha formato oggetto di numerosi studi. Le funzioni principali sono la funzione di documentazione, anche detta di certificazione, cui fa espresso riferimento il primo comma dell'art. 1 L.N., e la funzione di adeguamento, riconducibile in parte al disposto degli artt. 28 e 47 L.N. La funzione di certificazione consiste nell'attribuzione della pubblica fede. Essa non si limita a rilasciare meri attestati certificativi ma attribuisce una particolare efficacia probatoria al contenuto complessivo di un documento, spesso unitamente all'effettuazione di complesse indagini in tema di capacità e legittimazione ad agire, ed inoltre perché detta funzione di certificazione è indissolubilmente connessa alla funzione di adeguamento, tipica ed esclusiva questa del notaio. |
Il notaio è al contempo pubblico ufficiale e libero professionista; l’attività
notarile è infatti comunemente definita “esercizio privato di pubbliche
funzioni”.
Compiti del Notaio sono:
1-
Garantire la veridicità e legalità degli atti, nella sua qualità di pubblico
ufficiale, ai quali attribuisce
pubblica fede e svolge perciò una importante funzione antiprocessualistica
(ossia evitare l’insorgere di processi su questioni legate ai propri
atti) onde garantire la certezza del diritto;
2-
Fornire assistenza e consulenza alle parti nel rispetto dei principi di
imparzialità, riservatezza e personalità del rapporto, rendendo edotte le parti
delle conseguenze giuridiche delle proprie scelte.
Peculiarità e corollari di tale
impostazione sono che:
1- Lo Stato è esonerato delle spese di riscossione delle imposte indirette (imposta di registro, ipotecaria e catastale);
2-
Lo Stato è garantito dalla riscossione delle imposte dal Notaio che è
responsabile d’imposta;
3-
E’ il Notaio che effettua in nome e per conto dello Stato il controllo di
legalità e certificazione degli atti, garantendo alle parti la certezza
giuridica della realizzazione di ciò che hanno posto in essere
Il notaio esercita la sua funzione in virtù del mandato professionale
conferitogli (anche verbalmente) dalle parti, che comprende non solo l’atto per
il quale è stato conferito, ma anche tutti quelli che sono necessari per il suo
compimento (art. 1708 c.c.) e lo rende civilmente responsabile in caso di
inadempimento (tra cui l’obbligo di effettuare le visure catastali e
ipotecarie).
In particolare il Notaio:
-
Ai sensi dell’art. 28 L.N. deve rifiutarsi di ricevere o autenticare atti
espressamente proibiti dalla legge o manifestamente contrari all’ordine pubblico
e al buon costume nonché atti a cui
intervengano soggetti legati da vincoli di parentela o a cui egli stesso sia
interessato, così da compromettere la sua imparzialità;
-
Ai sensi dell’’art. 27 L.N. il notaio è obbligato a prestare il suo ministero
ogniqualvolta ne sia richiesto, entro il territorio del suo distretto;
-
Ai sensi dell’art. 47 L.N. il notaio indaga la volontà delle parti e sotto la
propria direzione e responsabilità cura la compilazione integrale dell’atto.
- Il Ruolo del Notaio
Il notaio, per legge, non può fare l’interesse di una delle parti contraenti a danno di altre; perciò non può, ad esempio, tacere l’esistenza di una ipoteca o di un privilegio sul bene che si compra, oppure inserire nei patti di una società una clausola gravosa per uno dei soci senza illustrarne gli effetti. Tale dovere di imparzialità esiste anche quando il notaio è scelto da una delle parti (tale scelta spetta, di regola, a chi si fa carico di pagarne il costo).
Il notaio ha il compito di informare, con semplicità e compiutezza, le persone che si rivolgono a lui di tutti i loro diritti, affinché possano esigerne il puntuale rispetto senza soggezioni né timori.
Il cliente ha diritto di scegliere liberamente il notaio. L’intervento nell’operazione di altri professionisti, mediatori e agenti, non deve influenzare la libera scelta del notaio da parte del cliente.
Il notaio, quale professionista esperto in determinati settori, in particolare trasferimenti immobiliari, successioni a causa di morte, atti societari, e quale soggetto investito dallo Stato di particolari attività obbligatorie nell’interesse della collettività (riscossione di tributi conseguenti agli atti che riceve, depositi e comunicazioni ai pubblici registri), una volta individuate le esigenze pratiche, consiglia agli interessati la soluzione migliore per realizzarle. Quando, come spesso accade, lo scopo può essere raggiunto in più modi, il notaio, nel prospettare le diverse opportunità, assicura trasparenza e conoscibilità dei contenuti ed effetti dell’atto, nonché la piena informazione al cliente dei prevedibili costi, sia tributari che professionali.
Il notaio avverte le parti:
della inutilità economica di stipulare determinati atti; |
dei pericoli e delle conseguenze che possono derivare da scelte condizionate dalla volontà di risparmio fiscale; |
della possibilità di rivolgersi ad altri uffici per il compimento di semplici formalità per le quali il notaio non è indispensabile. |
Il notaio non esaurisce la sua attività con la firma del contratto, ma cura che tutte le necessarie e opportune operazioni successive avvengano nel più breve tempo possibile. Infine al cliente viene consegnata la copia dell’atto il cui originale sarà conservato e custodito dal notaio.
- La Sede (Competenza territoriale del Notaio)
La Legge
Notarile sancisce il principio della
territorialità della competenza notarile,
consentendo al notaio di esercitare il
proprio ministero nella sede assegnata senza
limiti, ponendo varie limitazioni
all'esercizio di tale ministero nelle altre
sedi notarili situate nell'ambito dello
stesso Distretto di appartenenza, e vietando
l'esercizio della funzione notarile fuori
dal suddetto Distretto. |
- Obbligo di Assistenza
Il notaio, in quanto pubblico ufficiale incaricato dell'esercizio di una pubblica funzione, deve assicurare il funzionamento regolare e continuo del proprio ufficio. A tal fine, il primo comma dell'art. 26 L.N. stabilisce che il notaio deve tenere aperto uno studio nel Comune assegnatogli, assistendo personalmente allo studio stesso nei giorni della settimana e con gli orari stabiliti dal Presidente della Corte d'Appello previo parere del Consiglio notarile. |
- Sicurezza
giuridica: i numeri
L’intervento notarile svolge una funzione di giustizia
preventiva che contribuisce al contenimento del contenzioso, in un Paese,
come l’Italia, in cui c’è una forte vocazione alla litigiosità.
Si può fare l’esempio delle transazioni immobiliari, uno dei principali
ambiti di attività del notaio, che tocca la vita di tutti i cittadini: il
contenzioso su questi atti riguarda annualmente circa 50 casi su oltre
1.700.000, pari allo 0,0029% delle transazioni.
Per avere un riferimento di quanto incida l’effetto preventivo dell’attività
notarile basta pensare che invece, il peso economico del contenzioso civile
nel nostro Paese si aggira intorno all'1,7% del PIL (dati del rapporto
Tillinghast relativi al 2005).
In considerazione del fatto che per i cittadini più deboli spesso andare in
giudizio non è una scelta percorribile – data la durata e quindi i costi di
cui si devono fare carico - è evidente che la sicurezza “a priori” garantita
dall’intervento notarile protegge proprio i più deboli (mentre quella a
posteriori è un lusso riservato a chi ha più mezzi).
I rarissimi sinistri vengono interamente risarciti dall’assicurazione
obbligatoria della categoria; i casi che non sono coperti dalla polizza RC
vengono rimborsati da uno speciale fondo di garanzia costituito dalla
categoria.
Va specificato che l'assicurazione dei notai risarcisce l'intero valore
effettivo dell’immobile (ad esempio di una casa che fosse risultata
ipotecata), a differenza delle title insurance dei paesi anglo-americani
che, invece, risarciscono solo il massimale assicurato, che, nella
maggioranza dei casi, corrisponde alla somma prestata dalla banca al tempo
dell’acquisto della casa.
Poniamo l’esempio di una casa che viene acquistata nel 2000 per un prezzo
dichiarato di 150.000 euro ed assicurata per la stessa somma, corrispondente
al mutuo; se, ad esempio nel 2004, quando la casa ha un valore di mercato di
220.000 euro, si scopre che c'era un'ipoteca, di cui nella vendita non ci si
era accorti, l’assicurazione risarcisce solo i 150.000 euro originari.
In termini di analisi economica le title insurance sono una soluzione
inefficiente per il consumatore, perché non solo non garantiscono i diritti
di proprietà, ma nemmeno, in via di risarcimento, il danno subito.
Tornando ai notai la responsabilità disciplinare poi può comportare la
sospensione o nei casi più gravi la destituzione.
L’attività del notaio è soggetta a stringenti controlli da parte dei
consigli notarili, del Ministero della Giustizia (che ogni due anni
sottopone a ispezione tutti gli atti dei notai attraverso i Conservatori
degli Archivi Notarili) e delle Procure della Repubblica.
Inoltre, nel campo degli atti immobiliari, il notaio riscuote e versa allo
Stato le imposte, senza alcun aggio.
Il notaio è responsabile personalmente e direttamente delle imposte connesse
all’atto, anche quando il cliente non gliele abbia versate.
In questo modo nel 2005 i notai hanno incassato per lo Stato e versato
all’Erario immediatamente e direttamente circa cinque miliardi di euro
(10.000 miliardi delle vecchie lire, pari allo 0,35 % del PIL).
- Il notaio nel mondo
Il notariato italiano appartiene alla famiglia dei notariati di tipo latino,
presenti in 76 Paesi del mondo e nella maggior
parte dei Paesi europei, tra cui:
Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Austria, ed altri ancora.
Il notary public di tipo anglosassone (presente in Gran Bretagna, negli USA
ed in altri Paesi) è responsabile solo dell'autenticità delle firme: questo
obbliga chi, ad esempio, compra e vende una casa a ricorrere alla consulenza
di un avvocato per ciascuna parte, con costi complessivamente molto più
elevati di quelli che si sostengono in analoghi casi in Italia.
I notai di tipo latino sono giuristi di elevata qualificazione, equidistanti
rispetto alle parti che a loro si rivolgono e capaci quindi di offrire
un'assistenza imparziale di cui sono garanti e responsabili. Il fatto che i
più importanti documenti giuridici siano sottoposti al vaglio di uno
specialista indipendente dalle parti riduce poi in modo molto significativo
il contenzioso successivo.
Il real estate litigator, l’avvocato americano specializzato in controversie
sulla proprietà degli immobili è, ad esempio, figura qui sconosciuta e, non
a caso, il grande avvocato italiano Francesco Carnelutti diceva: tanto più
notaio, tanto meno giudice.
Questi ed altri vantaggi del notariato di tipo latino, internazionalmente
riconosciuti, hanno condotto negli ultimi anni ad una considerevole
diffusione di tale modello nel mondo: sono entrati a far parte della
famiglia del notariato latino Paesi anche culturalmente assai distanti, come
Cina, Giappone ed Indonesia, e si è ulteriormente rinforzata la presenza
nell'area europea, con l'ingresso della Russia e della quasi totalità dei
Paesi dell'Est europeo.
Il notariato italiano, il più antico e tra i più autorevoli del mondo,
sostiene attivamente la crescita delle organizzazioni notarili di più
recente fondazione. Il ministro della giustizia cinese, nell'aprile 2003, ha
scelto Roma per annunciare, nel corso di una visita al Consiglio Nazionale
del Notariato, l'adozione da parte del suo Paese del modello latino. Ma la
validità del nostro sistema notarile si afferma anche in contesti politici
economici totalmente diversi. Alabama e Florida hanno recentemente
affiancato al previgente sistema anglosassone un nuovo corpo di notai
latini, da tempo esistente pure in Louisiana; altri Stati USA ne stanno
seguendo l’esempio. Il notariato italiano intrattiene anche con le nuove
realtà d’Oltreoceano intensi rapporti: come già in altri Paesi del mondo,
notai italiani sono stati chiamati a collaborare alla formazione dei nuovi
colleghi USA.
-
Il valore economico dell’affidabilità dei registri pubblici
L'affidabilità dei Registri Pubblici – ed in particolare la sicurezza delle
situazioni proprietarie immobiliari e della loro circolazione – è sempre più
un valore economico fondamentale, sia sotto il profilo soggettivo del
cittadino acquirente, sia dal punto di vista oggettivo del mercato
creditizio, che vede nella garanzia immobiliare il più importante dei
"collateral" che inducono all'investimento ed al finanziamento di nuove
attività produttive.
Dall’altro lato, gli immobili assumono un ruolo crescente – nell’economia
sempre più globalizzata – quali strumenti di garanzia al fine
dell’ottenimento del credito.
Gli stessi economisti incaricati dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario
Internazionale, tra cui in particolare Hernando De Soto, hanno sostenuto che
la causa della povertà delle economie in sviluppo o in transizione (Africa,
Oriente, Europa dell'Est) non sta nella mancanza di risorse "fondiarie",
bensì nella mancanza o inaffidabilità di "Registri immobiliari pubblici" la
cui attendibilità sia in qualche modo garantita dallo Stato.
- I danni derivanti dall’inaffidabilità dei pubblici registri: le frodi
informatiche dilaganti nel mondo di common law
Nei Paesi di common law (di diritto anglo-americano) l’affidabilità dei
Registri Pubblici, che in Italia è garantita dal controllo del notaio, con
le responsabilità e le garanzie connesse, è al centro di una dilagante
ondata di frodi e danni economici causati da dati inattendibili, falsificati
e fraudolentemente inseriti nei Registri o presentati agli operatori, spesso
via internet.
Un ruolo fondamentale viene giocato proprio dal massiccio impiego delle
nuove tecnologie che, da strumento di efficienza all’interno di una
struttura rigorosa di controlli preventivi, si rivelano un vero e proprio
cavallo di Troia per frodi e falle nel sistema.
Un caso di particolare rilevanza è quello delle title fraud (falsificazioni
dei certificati di proprietà immobiliare), fenomeno particolarmente diffuso
in Canada, dove sin dal 1999 è in funzione un sistema di pubblicità
immobiliare elettronico (praticamente identico a quello che si sta cercando
di attuare in Inghilterra) con accesso aperto a più soggetti (anche privati)
ed attuato con modalità elettroniche.
La title fraud consiste nel vero e proprio "furto" della proprietà
immobiliare ad inconsapevoli proprietari, con iscrizione nei Registri
immobiliari di certificati di proprietà falsificati. Il frodatore può così
ottenere dalla banca l’erogazione di un mutuo che viene garantito con
l’iscrizione dell’ipoteca a carico dei beni appartenenti all’inconsapevole
proprietario frodato. Il risultato è che il vecchio proprietario da un punto
di vista formale perde la casa a favore della banca che può vantare una
ipoteca.
Il fenomeno – disastroso per i consumatori ma anche per il sistema bancario
ed assicurativo - ha provocato un tale allarme da portare, nel 2006, alla
emanazione di una legge apposita per cercare di arginare il fenomeno (Bill
152). I danni provocati dalla title fraud sono stati stimati, nel 2005, in
oltre 1,5 miliardi di dollari. Questo ha comportato l’aumento dei
risarcimenti, per questo tipo di danni,dal 6% del totale delle somme
risarcite, nel 2000, al 33,3% nel 2005. Fino al 2006, essendoci la
responsabilità diretta del Registro Immobiliare per questo tipo di danni, le
assicurazioni si sono potute “rivalere” sul Fondo Pubblico istituito per
risarcire i danneggiati, con conseguente aggravio dei costi a carico della
collettività. Dato che, proprio per questo motivo, il Bill 152 esclude la
possibilità di rivalsa sul Fondo Pubblico, è prevedibile un nuovo
inevitabile rialzo dei premi assicurativi e, se il fenomeno dovesse
continuare o peggiorare, il rifiuto assicurativo per gli immobili.
Altri fenomeni di frodi (con danni gravissimi per i consumatori) derivanti
da una scarsa affidabilità dei registri pubblici sono:
ID theft (furti di identità), in pratica una varietà di frodi realizzate con
la falsificazione dei dati di persone, facilitati dall’accesso telematico
senza controlli preventivi. Secondo un rapporto della Federal Trade
Commission (FTC) del 2003 ha danneggiato il 4.6% dei consumatori americani
sopra i 18 anni (pari a 9,91 milioni di persone), con perdite per 52,5
miliardi di dollari (di cui 47,6 miliardi di perdite per le imprese e 5
miliardi di dollari per i privati). In Canada, il Canadian Council of Better
Business Bureaus (CCBBB) ha stimato perdite per i consumatori, banche ed
altri operatori nell’ordine di 2,5 miliardi di dollari canadesi nel 2002; in
Inghilterra il Governo ha stimato i danni provocati nel 2005 da ID theft in
1,7 miliardi di sterline, corrispondenti a circa 2,38 miliardi di euro, e la
situazione è talmente grave che il governo ha creato un sito dedicato alla
lotta alle frodi che coinvolgono il furto di identità.
Real estate fraud (frodi immobiliari) che, attraverso diversi schemi, hanno
provocato danni enormi e che hanno come caratteristica comune la
falsificazione di documenti ed identità e la collaborazione di soggetti
della procedura transattiva (agenti immobiliari ecc.). I soggetti
protagonisti delle transazioni immobiliari indicano che, in Canada, il
valore medio di un caso di frode immobiliare si aggira sui 300.000 dollari e
la stima della “Quebec Association of Real Estate Agents and Brokers” è che
il fenomeno ammonti a circa 1,5 miliardi di dollari l’anno. In Usa la
questione è seguita con attenzione anche dall’Internal Revenue Service (il
servizio di riscossione delle imposte sui redditi), perché implica notevoli
riflessi anche fiscali in termini di perdite di gettito e riciclaggio. Al
riguardo è stato presentato nel marzo 2007 un Rapporto “Real Estate Fraud:
Facts, Figures and Closed Cases” dall’IRS Criminal Investigation.
Il fenomeno è in costante aumento in tutto il mondo anglo-americano, e si
distingue in due fattispecie:
Mortgage fraud (frodi ipotecarie),fenomeno così grave, preoccupante ed in
espansione che il Federal Bureau of Investigation (FBI) da tempo lo sta
monitorando e sta attivamente cooperando con molte istituzioni pubbliche e
private per contrastarne la diffusione. La frode ipotecaria viene messa in
relazione, oltre che con la più estesa possibilità di falsificazione offerta
dalle tecnologie informatiche, con il crescente affidamento delle
istituzioni finanziarie e non finanziarie su soggetti terzi intermediari non
qualificati. Questo fenomeno ha creato molte opportunità per frodi
organizzate fra i vari soggetti coinvolti, soprattutto nel settore dei mutui.
È evidente quindi l’importanza che riveste l’attendibilità dei soggetti che
forniscono dati rilevanti, dato che le ricadute in termini di perdite del
sistema sono sempre più elevate, soprattutto laddove si tratta di immobili,
il cui valore medio è, come detto, di centinaia di migliaia di euro o di
dollari.Su questo problema l’FBI collabora, già da tempo, tra gli altri, con
la National Notary Association, proprio per “...combattere il problema delle
frodi ipotecarie”.
Title fraud (falsificazioni dei certificati di proprietà immobiliare) di cui
si è parlato.
Car title fraud (frodi con falsificazione dei titoli di proprietà degli
autoveicoli): nel marzo 2006 Rachel Weintraub, Direttore della Sicurezza dei
prodotti della Consumer Federation of America, con oltre 50.000.000 di
associati, ha reso al Congresso degli Stati Uniti una testimonianza circa la
gravità dei danni subiti dai consumatori a causa del crescente fenomeno
della falsificazione dei titoli di proprietà delle auto, quantificati in
11,3 miliardi di dollari l’anno.
Corporate fraud (frodi societarie): la c.d. corporate fraud è quella attuata
tramite un utilizzo fraudolento delle modalità operative delle società,
accompagnato dalla mancanza di adeguati controlli contabili e finanziari. In
forte crescita il fenomeno di retrodatazione delle stock option (opzioni di
acquisto delle azioni da parte dei manager), in modo da aumentarne il valore
nel momento della vendita. In Italia il fenomeno della retrodatazione si è
arginato attraverso l’introduzione, nel 1993, della Legge Mancino,che ha
preteso la garanzia dell’intervento notarile per i trasferimenti di
partecipazioni societarie, proprio per la sua funzione di controllo di
legalità. Il Federal Bureau of Investigation ha indicato la corporate fraud
nel suo rapporto annuale sui “white-collar crimes” come principale priorità
della Sezione Crimini Finanziari. Nel corso del 2006, sono stati 490 i casi
di corporate fraud su cui l’FBI ha investigato: per dare una idea della
dimensione economica del fenomeno, soli 19 casi coinvolgono perdite per gli
investitori di oltre 1 miliardo di dollari.
Sembra utile ricordare che i costi del contenzioso negli USA sono i più
elevati al mondo, pari al 2,3% circa del Pil.
- Il codice deontologico dei notai
Il Consiglio Nazionale del Notariato adotta, ai sensi dell'art. 2, lettera
f), della legge 3 agosto 1949, n. 577, come modificato dall'art. 16 della
legge 27 giugno 1991, n. 220, i principi di deontologia professionale dei
notai.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 30 luglio 2008 il
nuovo codice deontologico dei notai, con le novità deliberate dal Consiglio
Nazionale del Notariato il 5 aprile 2008 anche a seguito del confronto
avvenuto con l’Autorità Antitrust nell’ambito degli incontri con le
professioni e per garantire ulteriormente la qualità della prestazione
notarile.
Le novità riguardano, in particolare, la pubblicità informativa, gli uffici
secondari e il principio di personalità della prestazione.
Cade qualsiasi barriera allo svolgimento della pubblicità informativa, già
introdotta nel 2005. Il notaio, infatti, potrà decidere autonomamente di
quali strumenti avvalersi purché obbedisca ai criteri di sobrietà, dignità e
integrità della funzione pubblica, della sua indipendenza nonché del segreto
professionale.
E’ prevista una deregulation per gli uffici secondari, stabilendo il solo
divieto di aprirli in più di un comune sede notarile fatto salvo l’obbligo
di assistenza alla sede.
Quanto al principio della personalità della prestazione del notaio, viene
ribadita la previsione che il notaio debba svolgere di persona, in modo
effettivo e sostanziale, tutti i comportamenti per l’accertamento della
identità personale delle parti, per l’indagine sulla loro volontà e per la
direzione della compilazione dell’atto nel modo più congruente alla volontà
delle parti.
Infine, è stato esteso l’obbligo di lettura, finora previsto per legge per
l’atto pubblico, anche alla scrittura privata autenticata. L’obbligo
riguarda gli atti tenuti a raccolta, quindi quelli che devono essere
inseriti nei pubblici registri.
Il codice europeo di deontologia notarile.
Il Codice è stato adottato dall’Assemblea di Napoli il 3 e 4 febbraio 1995 e
indi modificato dall’Assemblea di Graz il 20 e 21 ottobre 1995,
dall’Assemblea di Bruxelles il 17 e 18 marzo 2000 e dall’Assemblea di Monaco
il 9 novembre 2002.
Questo Codice è stato ratificato da Germania, Austria, Belgio, Spagna,
Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
(Fonti: Consiglio Nazionale del Notariato e pagine di diversi Consigli Notarili Distrettuali)